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martedì, novembre 27, 2007

esportatori non residenti - codice P.IVA 0

La circolare n° 45/D del 2006, nel fornire le istruzioni di compilazione del modello DAU attesta che nel campo esportatore deve essere indicato il numero di P.IVA. Qualora questo sia non residente e sia sprovvisto di tale numero identificato è tenuto a nominare un rappresentante fiscale ovvero auto identificarsi, ex art.35ter del DPR n° 633/72. Tale istruzione, appare, non conforme con quanto stabilito dall’art 63 del Codice Doganale Comunitario il quale stabilisce che “la dichiarazione può essere fatta da chiunque sia in grado di presentare o di far presentare al servizio doganale... la merce ed i documenti”. Inoltrel’allegato 37 delle Disposizioni di Applicazione del Codice, nelle istruzioni di compilazione del campo 2 (Esportatore), stabiliscono di “Indicare il numero d'identificazione attribuito alla persona interessata dall'autorità competente per motivi fiscali, statistici o altri. La struttura di tale numero sarà conforme ai criteri di cui all'allegato 38. Se la persona interessata non dispone di un tale numero, l'amministrazione doganale può attribuirgliene uno per la dichiarazione in oggetto.” Dal testo delle suddette istruzioni appare quindi che l’eventuale attribuzione di un numero di partita IVA deve essere attribuito dall’amministrazione doganale e non, come invece avviene in Italia, dall’Agenzia delle Entrate.

Una recente nota della Circoscrizione Doganale di Venezia, n° 1223 del 08.11.07, è intervenuta in tale materia stabilendo che, in deroga a quanto stabilito dalla circolare n° 45/D del 2006, può essere indicato il codice di P.IVA 0 qualora si riveli impraticabile l’attribuzione del numero di P.IVA all’esportatore non residente.

venerdì, novembre 23, 2007

AEO - link nel sito delle Dogane

Segnalo che è stata inserita un’apposita sezione, all’interno del sito dell’Agenzia delle Dogane, dedicata all’Operatore Economico Autorizzato, il link e: http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/ed/Agenzia/Operatore+Economico+Autorizzato+AEO/

 

Fiscalis 2013

E’ stato formalizzato il via libera da parte del Consiglio UE al programma Fiscalis 2013 che ha la finalità di diminuire le frodi fiscali nonché diminuire i costi burocratici a carico delle imprese per adempiere agli obblighi IVA ed Accise. Tale fine sarà perseguito migliorando la cooperazione amministrativa tra le amministrazioni fiscali dei 27 paesi UE, spingendo sempre più sull’informatizzazione della macchina amministrativa e rafforzando il sistema di trasmissione dei dati delle transazioni nel sistema comunitario VIES (a mezzo dichiarazione Intrastat).

martedì, novembre 13, 2007

Double check per l'import di tessili dalla Cina

A partire dal prossimo 1 gennaio 2008 partirà il nuovo sistema di monitoraggio dei flussi di importazione di t-shirt, pullover, pantaloni da uomo, camicette, vestiti da donna, reggiseni, lenzuola e filati di lino. I sistema sostituirà il sistema attualmente vigente delle quote e si baserà su con controllo delle autorità cinesi le quali rilasceranno una sorta di licenza di esportazione contro la quale verrà emessa, per l’importazione nella Comunità, una licenza di importazione. I portavoce del Commissario Mandelson precisa che resterà comunque in extremis la possibilità di attivare la clausola di salvaguardia prevista dalle regole WTO.

lunedì, novembre 12, 2007

No all'esenzione dell'antidumping per chi delocalizza

Gli imprenditori italiani, francesi, tedeschi e spagnoli intervenuti la settimana scorsa a Bruxelles a mezzo delle proprie organizzazioni di categoria si sono espressi negativamente in merito alla proposta del Comssario UE Mandelson volta riformare l’attuale sistema europeo dell’antidumpimg. L’ipotesi di riforma verteva sull’esenzione dei dazi antidumping per quelle aziende che, al fine di abbattere i costi di produzione, delocalizzavano in paesi terzi (ad. es. Cina). Sembra che, a tale gruppo di paesi contrari a tale rifarma, si aggiungernanno anche altri paesi dell’est europa. Tale proposta si inserisce nella diatriba UE che contrappone i paesi “manifatturieri”, che sono interessati a mantenere la produzione all’interno della UE, a quelli del nord Europa “distributori” che non producendo ma ben si importando prodotti finiti sono interessati ad approvigionarsi al minor costo possibile.

 

 

venerdì, novembre 09, 2007

Nuovo allargamento di Schengen

Dal prossimo 21 dicembre agli attuali 15 Stati membri si aggiungeranno altri nove paesi UE; Estonia, Lituania, Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia e Malta portando così l’area di Schengen ad un totale di 24 paesi. Per Romania e Bulgaria appuntamento rinviato al 2011. I cittadini dei 24 paesi compresi nella suddetta area potranno quindi viaggiare al suo interno liberamente senza passaporto.

giovedì, novembre 08, 2007

Un passo avanti verso il "Made in" obbligatorio

Nei giorni scorsi a Strasburgo è stato fatto un passo importante verso l’introduzione dell’etichettatura di origine obbligatoria su alcuni prodotti importati nella UE quali; tessili, capi di abbigliamento, gioielleria, oggetti di ceramica, vetro, scarpe, articoli in cuoio, pellicce, mobili e spazzole. La proposta del Made in obbligatorio era già stata formulata nel 2005 dalla Commissione UE ma era stata bloccata nel timore che la maggioranza dei paesi UE non avrebbe permesso l’approvazione di una simile norma, timore che sembrerebbe superato dal momento che la maggioranza dei membri del Parlamento UE si sono ora espressi a favore. Ricordo che molti paesi quali USA, Giappone, Canada ecc. hanno in vigore da anni delle norme che impongono la marchiatura di origine nelle merci importate.

mercoledì, novembre 07, 2007

Odore di antidumping per i siderurgici asiatici

 L’Ueurofer , l’associazione che raggruppa i produttori del settore siderurgico, ha formalmente chiesto alla Commissione UE l’applicazione di dazi Antidumping su coils a freddo in acciaio inossidabile di provenienza cinese, taiwanese e sudcoreana e su acciai cinesi zincati. Sono in arrivo analoghe richieste per le lamiere forti e la vergella. Il Commissario UE Mandelson, viste le cifre presentate, ha detto che aprirà un’inchiesta, attività preliminare all’istituzione di eventuali dazi antidumping..

Le circolari hanno valore di semplice parere

La sentenza della Corte di Cassazione n° 23031 del 02.11.07 è intervenuta in merito all’impugnabilità delle circolari emanate dall’Agenzia delle Entrate innanzi al giudice amministrativo ed ha ribadito che esse rappresentano esclusivamente un parere dell’amministrazione e che non sono vincolanti ne per il contribuente che per gli uffici amministrativi subordinati. Tale parere si uniforma ad un’analoga precisazione della Consulta di circa due mesi fà che aveva sancito che la risposta resa dall’amministrazione ad un contribuente a seguito di un interpello deve ritenersi come un mero parere che non integra alcuna potestà impositiva nei confronti del richiedente.